Arresto di Gesù nel Getsemani

Riferimento: S32161
Autore Donato BERTELLI
Anno: 1565 ca.
Misure: 302 x 410 mm
1.500,00 €

Riferimento: S32161
Autore Donato BERTELLI
Anno: 1565 ca.
Misure: 302 x 410 mm
1.500,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, circa 1565/70, firmata in lastra in basso al centro con l’imprint editoriale: IN VENETIA ALLA LIBRARIA DEL S. MARCO D.B.

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva con filigrana “giglio entro cerchio” (carta veneta utilizzata a Venezia tra il 1570 e il 1580), irregolarmente rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

Il monogramma D. B. e l’indirizzo della Libreria di San Marco identificano Donato Bertelli quale editore di questa rarissima incisione, sconosciuta a tutti i repertori e non presente in nessuna delle principali raccolte museali. Non è chiaro se il Bertelli sia anche l’incisore della lastra .


Donato Bertelli era stampatore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe a Venezia in Merzaria, "all'insegna di S. Marco". Noto certamente a Padova, dal momento che si sottoscrisse "Donatus Bertellius patavinus", nel 1558 si firmava "Donato de Piero", in seguito più comunemente "Donato Bertelli libraro". I limiti dell'attività del Bertelli, comunemente fissati tra il 1563 e il 1574, possono essere dilatati, sulla scorta delle carte da lui edite, al 1558 - 1592. Nell'anno 1559 frequentava la bottega di Ferdinando Bertelli, col quale non sono chiari i rapporti di parentela; da lui ereditò i rami sostituendovi il suo nome, e in data 1 aprile 1571 fu iscritto alla matricola dell'Arte degli stampatori. Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, attivo fra il 1594 e il 1601, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato.

Bibliografia

cfr. Bury, The Print in Italy, p. 221.

Donato BERTELLI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. Donato Bertelli era stampatore, editore e mercante di stampe, nato probabilmente a Padova, come risulta esplicitamente da alcuni suoi rami (“Donatus Bertellius Patavinus”) ma attivo a Venezia tra il 1563 ed il 1574, anche se si tende a dilatare la sua attività dal 1558 al 1592 sulla scorta del materiale cartografico da lui immesso sul mercato in quegli anni. Lavorò nella bottega di Ferdinando Bertelli – con il quale non è ancora ben chiaro il rapporto di parentela – dal quale ereditò i rami calcografici, sostituendovi il proprio nome. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione o da derivazione di Natale Bonifacio, Giacomo Gastaldi , Ortelius ecc. In considerazione del gran numero di carte da lui siglate l’Almagià lo definisce “il principale erede e continuatore dei più attivi produttori della seconda metà del secolo XVI” in Venezia. Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.

Bibliografia

cfr. Bury, The Print in Italy, p. 221.

Donato BERTELLI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. Donato Bertelli era stampatore, editore e mercante di stampe, nato probabilmente a Padova, come risulta esplicitamente da alcuni suoi rami (“Donatus Bertellius Patavinus”) ma attivo a Venezia tra il 1563 ed il 1574, anche se si tende a dilatare la sua attività dal 1558 al 1592 sulla scorta del materiale cartografico da lui immesso sul mercato in quegli anni. Lavorò nella bottega di Ferdinando Bertelli – con il quale non è ancora ben chiaro il rapporto di parentela – dal quale ereditò i rami calcografici, sostituendovi il proprio nome. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione o da derivazione di Natale Bonifacio, Giacomo Gastaldi , Ortelius ecc. In considerazione del gran numero di carte da lui siglate l’Almagià lo definisce “il principale erede e continuatore dei più attivi produttori della seconda metà del secolo XVI” in Venezia. Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.