Orfeo Condotto da Bacco/Barca del. Sig. Nicolo Berardi

Riferimento: S17088
Autore Remigio CANTAGALLINA
Anno: 1608
Misure: 283 x 170 mm
850,00 €

Riferimento: S17088
Autore Remigio CANTAGALLINA
Anno: 1608
Misure: 283 x 170 mm
850,00 €

Descrizione

Acquaforte, 1608. In basso al centro: Orfeo Condotto da Bacco/ Barca del. Sig. Nicolo Berardi; a sinistra: Remigio Canta Gallina F; a destra: Battaglia navale rapp in Arno per le nozze del Ser. Principe di Toscana l'anno 1608 Giulio Parigi I

Da un soggetto di Giulio Parigi.

Della serie Battaglia navale sull’Arno, una serie di 19 tavole tutte incise da Cantagallina (Bartsch 20-38), raffigurante le navi, disegnate da Parigi e Ligozzi, che parteciparono alla simbolica battaglia navale rappresentata in Arno il 3 novembre del 1608 in occasione nell’ambito dei festeggiamenti per le nozze tra Cosimo de Medici e Maria Maddalena d'Austria, nel 1608.


Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata al rame, alcune iscrizioni ad inchiostro antico, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Bartsch 31.

Remigio CANTAGALLINA (Borgo San Sepolcro, 1582 circa; Florence, 1656).

Acquafortista e disegnatore italiano. Non studiò presso l’accademia di Giulio Parigi a Firenze, come venne dichiarato, sebbene collaborò con l’architetto nel 1608 quando incise due serie di bulini del teatro di Parigi. La sua prima opera documentata è datata 1603, stessa data di una serie di acqueforti rappresentanti paesaggi. Paul Bril ha influenzato le sue primissime opere, ma il suo modo di creare la prospettiva attraverso l’intensificazione delle ombre rimanda ad Antonio Tempesta. È significativo che Cantagallina fosse uno dei primi artisti ad abbandonare la visione tardo Manieristica della natura come fantastica e spaventosa per sostituirla con un genuino interesse verso temi quotidiani. Tra i suoi disegni più ammirevoli ricordiamo lo splendido Piazza del Villaggio e la grande Veduta di Siena (Firenze, Uffizi). Tra il 1612–13 era nei Paesi Bassi, dove realizzò disegni estremamente dettagliati come il Palazzo di Bruxelles e La fabbrica di zolfo a Franc Mont (entrambi a Brussels, Musées Royaux B.-A.). Alcune delle acqueforti sono molto conosciute: la Morte di San Francesco (1605); Bona, Città di Barbarie (1607); quattro acqueforti di soggetti biblici (1609); una serie di 14 paesaggi (1627; London, BM); e 12 paesaggi non datati (Vienna, Albertina). La sua ultima opera conosciuta è datata 1635, un Paesaggio con Viaggiatore, notevole per la delicatezza di esecuzione e per l’utilizzo magistrale dello spazio. L’ultimo disegno (Firenze, Uffizi) è datato 1655.

Bibliografia

Bartsch 31.

Remigio CANTAGALLINA (Borgo San Sepolcro, 1582 circa; Florence, 1656).

Acquafortista e disegnatore italiano. Non studiò presso l’accademia di Giulio Parigi a Firenze, come venne dichiarato, sebbene collaborò con l’architetto nel 1608 quando incise due serie di bulini del teatro di Parigi. La sua prima opera documentata è datata 1603, stessa data di una serie di acqueforti rappresentanti paesaggi. Paul Bril ha influenzato le sue primissime opere, ma il suo modo di creare la prospettiva attraverso l’intensificazione delle ombre rimanda ad Antonio Tempesta. È significativo che Cantagallina fosse uno dei primi artisti ad abbandonare la visione tardo Manieristica della natura come fantastica e spaventosa per sostituirla con un genuino interesse verso temi quotidiani. Tra i suoi disegni più ammirevoli ricordiamo lo splendido Piazza del Villaggio e la grande Veduta di Siena (Firenze, Uffizi). Tra il 1612–13 era nei Paesi Bassi, dove realizzò disegni estremamente dettagliati come il Palazzo di Bruxelles e La fabbrica di zolfo a Franc Mont (entrambi a Brussels, Musées Royaux B.-A.). Alcune delle acqueforti sono molto conosciute: la Morte di San Francesco (1605); Bona, Città di Barbarie (1607); quattro acqueforti di soggetti biblici (1609); una serie di 14 paesaggi (1627; London, BM); e 12 paesaggi non datati (Vienna, Albertina). La sua ultima opera conosciuta è datata 1635, un Paesaggio con Viaggiatore, notevole per la delicatezza di esecuzione e per l’utilizzo magistrale dello spazio. L’ultimo disegno (Firenze, Uffizi) è datato 1655.