Putto Barberini

Riferimento: S42604
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 168 x 290 mm
900,00 €

Riferimento: S42604
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 168 x 290 mm
900,00 €

Descrizione

Bulino, 1590 circa, monogrammato in basso a sinistra 'CAB'.

Bellissima prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva con filigrana “scudo con pellegrino”? (di difficile lettura), rifilata al rame o con sottilissimi margini, piega di stampa trasversale nella parte superiore sinistra, per il resto in ottimo stato di conservazione. 

La composizione raffigura un genio alato che sta in piedi su un globo sul quale sono raffigurate tre api, simbolo dei Barberini. La lastra è descritta da Bartsch insieme ad un’altra, delle stesse dimensioni, in cui il Genio tiene con la sola mano sinistra la tavola su cui è riportata la dedica al Cardinale Francesco Barberini ad opera degli eredi di Cherubino Alberti (Bartsch, 147).

Appartenente alla nota famiglia di artisti di Sansepolcro, Cherubino, fu colui che ebbe maggior fama all’interno del nucleo familiare. Si trasferì a Roma tra il 1566 e il 1568 e vi rimase per tutta la vita salvo sporadici soggiorni nella sua città natale, Firenze, Perugia e Urbino. Dal 1611 al 1614 fu Principe dell’Accademia di San Luca e nel 1612 gli fu conferita la cittadinanza romana. Di lui si ricordano i lavori romani eseguiti assieme al fratello Giovanni in Palazzo Ruggeri (1591 ca.) e nella Sala Clementina in Vaticano (1596-1598). Individualmente realizzò le decorazioni delle cappelle Aldobrandini in Santa Maria sopra Minerva (1609-1611) e partecipò alla realizzazione del Salone dell’Aurora nel Palazzo Pallavicini-Rospigliosi (1613-1614). Vastissima e recentemente rivalutata la sua produzione incisoria, comprendente circa 180 stampe ispirate ai maggiori pittori del tempo tra cui Michelangelo, Taddeo Zuccai e Polidoro da Caravaggio, e di disegnatore.

Timbro di collezione non identificato all’angolo inferiore destro.

Bibliografia

Bartsch, 17:102 n. 146.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.