La Baruffa di Bruttobuono

Riferimento: S34858
Autore Francesco VILLAMENA
Anno: 1601
Misure: 503 x 378 mm
1.100,00 €

Riferimento: S34858
Autore Francesco VILLAMENA
Anno: 1601
Misure: 503 x 378 mm
1.100,00 €

Descrizione

Bulino, 1601, datato e firmato in lastra, alla fine della dedica: “Francesco Villamena 1601”. Esemplare nella tiratura settecentesca di Carlo Losi, il cui nome è aggiunto in basso a destra “Romae apud Carolum Losi 1774”.

Secondo Michael Bury, la composizione fu disegnata e incisa da Francesco Villamena, e da lui dedicata al mecenate delle arti Ciriaco Mattei (1542-1614), la cui villa appare nello sfondo dell’incisione.

La composizione mostra una rissa di strada, d’invenzione del Villamena, tra il cosiddetto 'Bruttobuono' sostenitore degli Spagnoli, e i filo-francesi che gli lanciano sassi. Nella dedica, Villamena osserva che, benchè di 'basissimo soggetto' egli pensa che Mattei non disdegnerà il suo omaggio: Mattei, filo-spagnolo, avrebbe dato la sua protezione al Bruttobuono.

La composizione di Villamena mostra delle figure quasi scultoree, distanziate tra di loro permettendo così al bianco del foglio di emergere e di creare un gioco di luce e ombra che conferisce un certo ritmo e dinamismo all’opera.

La lastra era tra i beni di Villamena, al momento della sua morte, elencato nell'inventario del gennaio 1626.

Stampato su carta vergata coeva, con margini, leggerisse ossidazioni nei margini bianchi, in ottime condizioni.

Bibliografia

Bury 2001, no. 112

Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)

Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.

Bibliografia

Bury 2001, no. 112

Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)

Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.