Arcere nudo

Riferimento: S17053
Autore Teodoro Filippo di LIAGNO detto "Filippo Napoletano"
Anno: 1622
Misure: 92 x 115 mm
Non Disponibile

Riferimento: S17053
Autore Teodoro Filippo di LIAGNO detto "Filippo Napoletano"
Anno: 1622
Misure: 92 x 115 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte, circa 1622, priva della firma.

Della serie Capricci e Habiti Militari.

Magnifica e rarissima prova nel primo stato di due (o di tre), impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, irregolarmente rifilata alla linea marginale, in eccellente stato di conservazione.

La scarsità di notizie sulla vita dell’autore e la rarità delle sue incisioni rendono difficilissima la catalogazione delle opere. Secondo alcuni studiosi, il Liagno si interessa di incisione forse in seguito ad un incontro a Firenze con Jacques Callot. Secondo altri non vi sarebbero affinità, se non stilistiche, tra i due artisti.

La serie dei Capricci e Habiti Militari è l’opera più importante e conosciuta dell’artista; consta di 12 lastre raffiguranti singole figure di soldati in differenti pose. La catalogazione della serie risulta piuttosto confusa a causa degli indirizzi di Giovanni Orlandi, editore attivo a Roma e Napoli, differenti da lastra a lastra. Recenti studi tendono a catalogare due soli stati o edizioni; il primo recante il nome di Orlandi ed il secondo quello del De Rossi. Tuttavia, è possibile che questa sia una prova ante litteram, curata dallo stesso artista e antecedente alla collaborazione con l’Orlandi.

La serie delle incisioni del Liagno avrà un impatto fondamentale sulla successiva e più celebrata serie di figure militari: le Figurine di Salvator Rosa.

Liagno fu pittore e incisore; dal 1600 al 1613 visse a Napoli, dove risentì dell’influenza del naturalismo dei paesaggisti del Nord Europa, in particolare di Paul Bril, Goffredo Wals e Adam Elsheimer. Dal 1614 si trasferì a Roma, dove fece la conoscenza con i paesaggi e le marine di Agostino Tassi. Nel 1617 Cosimo II de’ Medici lo convocò a Firenze, dove lavorò a stretto contatto con Jacques Callot. Filippo realizzò schizzi delle campagne toscane e i disegni pennino su sfondo come il Paesaggio con Casolare Rustico (Firenze, Uffizi) catturano gli effetti della brillante luce solare. Sviluppò un paesaggio di tipo realistico, mostrando piccole scene che suggerivano il fascino della vita in campagna, come ad esempio la Danza Campagnola (1618; Firenze, Uffizi), il Mulino (Firenze, Pitti) e la Fiera all’ Impruneta (Firenze, Pitti). Nel 1620–21 realizzò una serie si acqueforti di Scheletri di Animali, dedicati allo scienziato Johann Faber, e nel 1622 dodici acqueforti di Capricci and Uniformi Militari (firmato da Teodor Filippo de Liagno). Aveva un certo interesse per soggetti macabri e aveva una piccolo Wunderkammer, o museo di curiosità.

Magnifica prova di questa rarissima incisione.

Bibliografia

Bartsch 13, Putaturo Muraro 24; Reed & Wallace, Italian etchers of the Renaissance & Barocque, p. 277; Incisori Napoletani del ‘600, pp. 3-5.

Teodoro Filippo di LIAGNO detto "Filippo Napoletano" (Attivo a Napoli all’inizio del XVII secolo)

Pittore e incisore italiano. Dal 1600 al 1613 visse a Napoli, dove risentì dell’influenza del naturalismo dei paesaggisti del Nord Europa, in particolare di Paul Bril, Goffredo Wals e Adam Elsheimer. Dal 1614 si trasferì a Roma, dove fece la conoscenza con i paesaggi e le marine di Agostino Tassi. Nel 1617 Cosimo II de’ Medici lo convocò a Firenze, dove lavorò a stretto contatto con Jacques Callot. Filippo realizzò schizzi delle campagne toscane e i disegni pennino su sfondo come il Paesaggio con Casolare Rustico (Firenze, Uffizi) catturano gli effetti della brillante luce solare. Sviluppò un paesaggio di tipo realistico, mostrando piccole scene che suggerivano il fascino della vita in campagna, come ad esempio la Danza Campagnola (1618; Firenze, Uffizi), il Mulino (Firenze, Pitti) e la Fiera all’ Impruneta (Firenze, Pitti). Nel 1620–21 realizzò una serie si acqueforti di Scheletri di Animali, dedicati allo scienziato Johann Faber, e nel 1622 dodici acqueforti di Capricci and Uniformi Militari (firmato da Teodor Filippo de Liagno). Aveva un certo interesse per soggetti macabri e aveva una piccolo Wunderkammer, o museo di curiosità.

Bibliografia

Bartsch 13, Putaturo Muraro 24; Reed & Wallace, Italian etchers of the Renaissance & Barocque, p. 277; Incisori Napoletani del ‘600, pp. 3-5.

Teodoro Filippo di LIAGNO detto "Filippo Napoletano" (Attivo a Napoli all’inizio del XVII secolo)

Pittore e incisore italiano. Dal 1600 al 1613 visse a Napoli, dove risentì dell’influenza del naturalismo dei paesaggisti del Nord Europa, in particolare di Paul Bril, Goffredo Wals e Adam Elsheimer. Dal 1614 si trasferì a Roma, dove fece la conoscenza con i paesaggi e le marine di Agostino Tassi. Nel 1617 Cosimo II de’ Medici lo convocò a Firenze, dove lavorò a stretto contatto con Jacques Callot. Filippo realizzò schizzi delle campagne toscane e i disegni pennino su sfondo come il Paesaggio con Casolare Rustico (Firenze, Uffizi) catturano gli effetti della brillante luce solare. Sviluppò un paesaggio di tipo realistico, mostrando piccole scene che suggerivano il fascino della vita in campagna, come ad esempio la Danza Campagnola (1618; Firenze, Uffizi), il Mulino (Firenze, Pitti) e la Fiera all’ Impruneta (Firenze, Pitti). Nel 1620–21 realizzò una serie si acqueforti di Scheletri di Animali, dedicati allo scienziato Johann Faber, e nel 1622 dodici acqueforti di Capricci and Uniformi Militari (firmato da Teodor Filippo de Liagno). Aveva un certo interesse per soggetti macabri e aveva una piccolo Wunderkammer, o museo di curiosità.