Santa Cecilia rifiuta di venerare la statua di Giove

Riferimento: S10618
Autore Francesco ROSA
Anno: 1670 ca.
Misure: 370 x 227 mm
575,00 €

Riferimento: S10618
Autore Francesco ROSA
Anno: 1670 ca.
Misure: 370 x 227 mm
575,00 €

Descrizione

Acquaforte, 1670 circa, in basso a sinistra: Domini.s Inv. P. Romae; a destra: fran.s Rosa Rom.s Del. Scv. 

Esemplare nel secondo stato di due con l’indirizzo dell’editore Vincenzo Billy aggiunto nel margine inferiore, a destra: Romae apud Vincentium Billy.

Questa incisione è un'immagine speculare del dipinto del Domenichino nella chiesa di S. Luigi dei Francesi a Roma.

Magnifica prova , ricca di contrasto, impressa su carta vergata coeva con filigrana “stella nel doppio cerchio”,rifilata al rame, in eccellente stato di conservazione. Molto rara.

L'esistenza nello stesso secolo di tre artisti omonimi ha creato qualche confusione: l'incisore Francesco Rosa, che Bartsch appella "Romano" è da distinguere dall'omonimo artista di Genova, nonchè dal pittore omonimo nato a Napoli ai primi del secolo, chiamato "Pacecco De Rosa", che fu allievo di Massimo Stanzioni. 

Bibliografia

TIB, 47,06.003 II/II.

Francesco ROSA (Genova, ? - Roma 1687)

Pittore e incisore, nasce a Genova ai primi del Seicento e muore a Roma nel 1687. Opera lungamente anche a Venezia, conciliando l'insegnamento dei naturalisti con quello di Pietro da Cortona.

Bibliografia

TIB, 47,06.003 II/II.

Francesco ROSA (Genova, ? - Roma 1687)

Pittore e incisore, nasce a Genova ai primi del Seicento e muore a Roma nel 1687. Opera lungamente anche a Venezia, conciliando l'insegnamento dei naturalisti con quello di Pietro da Cortona.