Venere punta dalle spine

Riferimento: S32752
Autore Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"
Anno: 1564
Misure: 208 x 294 mm
3.800,00 €

Riferimento: S32752
Autore Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"
Anno: 1564
Misure: 208 x 294 mm
3.800,00 €

Descrizione

Bulino, 1564, datato e firmato “Gas/ .P. F. /1564” su una tavoletta sotto il piede di Cupido; su un’altra tavoletta, in basso al centro, l’iscrizione L./PENIS/.R./.IN.' Da un soggetto di Luca Penni.

Nel margine inferiore, due distici in latino 'Mortiferis spinis toto sum corpore loesa./Purpurea estq. meo sanguine facta rosa./Dulcis amor causa est: sed nil mea vulnera curo./Eripiam crudis dum puerum manibus'.

Esemplare nel secondo stato di tre, con l’indirizzo di Antonio Lafrery aggiunto in basso a destra all’excudit di Niccolò Nelli posto al centro, tra i due distici.

Magnifica prova, ricca di toni e ben contrastata, impressa su carta vergata, con filigrana non leggibile, completa della linea marginale, una piega di carta sul margine sinistro, verso il basso, nel complesso in eccellente stato di conservazione.

Questa magnifica incisione, è una copia, nello stesso verso e all’incirca delle stesse dimensioni, di un bulino di Giorgio Ghisi, datata 1556.

Si tratta di una delle sei incisioni, finora conosciute, che nel 1564 Gaspar ab Avibus dal suo maestro Giorgio Ghisi.

L’inventor dichiarato del soggetto è Luca Penni, pittore e disegnatore.

Alla lettera “Sono ferita i tutto il corpo da spine mortali/ e col il mio sangue ho reso purpurea la rosa/ l’Amore ne è la causa, ma non mi preoccupo delle ferite/ finchè (non) strapperò dalle mani crudeli il fanciullo.

Nell’incisione è raffigurata in primo piano Venere, con i piedi immersa nell’acqua che osserva di nascosto la scena sullo sfondo con Adone inseguito da Marte.

I versi chiariscono l’immagine: “Sono ferita i tutto il corpo da spine mortali/ e col il mio sangue ho reso purpurea la rosa/ l’Amore ne è la causa, ma non mi preoccupo delle ferite/ finchè (non) strapperò dalle mani crudeli il fanciullo.”

Venere è stata punta da alcune spine e il suo sangue ha colorato di rosso una rosa. La dea però non si cura delle ferite perché ha in animo di salvare il giovane e amato Adone dalle “mani crudele” di Marte.
Secondo alcune versioni del mito infatti, la dea di punge con una spina di rosa mentre sta correndo in soccorso di Adone inseguito da Marte e macchiate dal sangue della dea, le rose da bianche diventarono rosse.

Bibliografia

G. Streliotto, Gaspar ab Avibus, p. 24 n. 4; Bartsch XV, 400 n. 40; Lewis, p. 95 n. 22; Bellini, pp. 129-135

Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"

Sebbene il Gandellini lo voglia fiorente nel 1577 e Basan lo qualifichi Cesare de Avìbus e più spesso Cesar patavinus facendolo nato nel 1645 consta per altro da incontrastabili prove e dalle ripetute leggende apposte in varie sue opere che soltanto verso l'anno 1536 nascesse in Cittadella e non Padova e che iniziatosi alla scuola del mantovano Giorgio Glusi in breve lo rivaleggiasse nel maneggio del bulino Le principali sue stampe infatti portano la data dal 1560 al 1580 e sono firmate in differenti maniere: Gaspar patavinus; Gaspar ab Avibus Citadelensis; Gasparo Oselle padovano ecc. Sullo stile dei Sadeler poi intagliò in 72 pezzi i ritratti dei principi di casa d Austria per V opera del bergamasco Francesco Terzi l dove oltre uno sfoggio particolare d architettura vi si ammira un bizzarro e magnifico innesto di sontuosi drappi d'armature e di emblemi (N. Pietrucci, Biografia degli artisti Padovani)

Bibliografia

G. Streliotto, Gaspar ab Avibus, p. 24 n. 4; Bartsch XV, 400 n. 40; Lewis, p. 95 n. 22; Bellini, pp. 129-135

Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"

Sebbene il Gandellini lo voglia fiorente nel 1577 e Basan lo qualifichi Cesare de Avìbus e più spesso Cesar patavinus facendolo nato nel 1645 consta per altro da incontrastabili prove e dalle ripetute leggende apposte in varie sue opere che soltanto verso l'anno 1536 nascesse in Cittadella e non Padova e che iniziatosi alla scuola del mantovano Giorgio Glusi in breve lo rivaleggiasse nel maneggio del bulino Le principali sue stampe infatti portano la data dal 1560 al 1580 e sono firmate in differenti maniere: Gaspar patavinus; Gaspar ab Avibus Citadelensis; Gasparo Oselle padovano ecc. Sullo stile dei Sadeler poi intagliò in 72 pezzi i ritratti dei principi di casa d Austria per V opera del bergamasco Francesco Terzi l dove oltre uno sfoggio particolare d architettura vi si ammira un bizzarro e magnifico innesto di sontuosi drappi d'armature e di emblemi (N. Pietrucci, Biografia degli artisti Padovani)