Ritratto di Michelangelo Buonarroti

Riferimento: S43580
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1564 ca.
Misure: 200 x 265 mm
Non Disponibile

Riferimento: S43580
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1564 ca.
Misure: 200 x 265 mm
Non Disponibile

Descrizione

Ritratto di Michelangelo, in busto, rivolto a destra, entro una cornice ornata.

Bulino, 1564 circa, firmata su tavoletta con monogramma 'G.MF', sopra la scritta: 'MICHAEL ANGELVS BONAROTA/TVSCORVM FLOS DELIBATVS/DVARVM ARTIVM PVLCHERRIMARV/HUMANAE VITAE VICARIARVM/PICTVRAE STATVARIAE QVE/SVO PENITVS SAECVLO EXTINCTARV/ALTER INVENTOR FACIEBAT'.

La stampa deriva dalla composizione di Jacopino del Conte o da quella successiva di Marcello Venusti. Sia il dipinto di Conte (Casa Buonarroti, Firenze) che quello di Venusti (Musei Capitolini, Roma) risalgono al 1545 circa.

L’incisione, invece, sembra risalire a dopo la morte di Michelangelo, avvenuta nel 1564. Le prime tirature di questa stampa sembrano essere state stampate su carta del Nord (identificata dalle filigrane) e successivamente su carta italiana, il che suggerisce che la lastra sia stata trasferita in Italia, dove alla fine è arrivata nelle mani della tipografia De Rossi, la famiglia di editori romani del XVII secolo. La stampa potrebbe essere stata destinata per essere usata come frontespizio alle stampe di Ghisi che compongono Il Giudizio Universale, incise nella sesta decade del ‘500, sempre su disegni di Marcello Venusti realizzati nei primi anni Quaranta del secolo.

Ottima impressione, stampata su carta vergata coeva con filigrana "scala in cerchio", rifilata alla lastra di rame, in buono stato di conservazione. Antica iscrizione ad inchisostro in basso: Giorgius Ghisius mantuanus fecibat.

Bibliografia

Bartsch XV.414.71; S. Boorsch, Lewis and Lewis, The Engravings of Giorgio Ghisi, Ex Cat. New York, 1985, pp. 139-41. n. 39; Bellini, Giorgio Ghisi, 1998, n. 50 (unico stato).

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.