Santi protettori di Bologna

Riferimento: S37057
Autore Jacopo FRANCIA
Anno: 1520 ca.
Misure: 228 x 252 mm
7.500,00 €

Riferimento: S37057
Autore Jacopo FRANCIA
Anno: 1520 ca.
Misure: 228 x 252 mm
7.500,00 €

Descrizione

Bulino, 1515 – 1520 circa, firmato in lastra, in basso a sinistra, con il monogramma IF.

Magnifico esemplare, impresso su carta vergata coeva, rifilato alla linea marginale, qualche rara fioritura, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

L'incisione era originariamente era conosciuta con il titolo “Cinque Santi”, fu Hind a darle il titolo attuale, ritenendo che intorno alla Vergine fossero raffigurati quattro dei santi protettori di Bologna. Mentre l'identificazione di Hind di tre figure maschili sembra essere corretta, la figura centrale difficilmente può rappresentare la Madonna, poichè ha in mano una sua stessa immagine in cui è accompagnata dal Bambino, e sembra meglio corrispondere a una rappresentazione di Santa Caterina Vigri da Bologna, morta nel 1463.

Nonostante sia stata canonizzata nel 1729, già in vita era venerata come  santa. Dal momento che Caterina ebbe una visione della Vergine col Bambino, l'immagine che ha in mano sembrerebbe un attributo doppiamente appropriato. Le figure maschili che la circondano, da sinistra a destra, sono S. Domenico, S. Petronio, S. Floriano di Lorch e S. Francesco d'Assisi.

Questa stampa è un esempio dello stile maturo di Jacopo, con le sue forme monumentali, il grande e semplice drappeggio e la tecnica di incisione libera. La composizione ricorda in qualche modo la Vergine in gloria di Francesco Francia del 1502, ma è più strettamente legata alla famosa Santa Cecilia di Raffaello, commissionata nel 1513-14 per S. Giovanni in Monte a Bologna e probabilmente installata nel 1516.

Bibliografia

Early Italian Engravings, p. 500 n. 182

Jacopo FRANCIA (Bologna circa 1486 – 1557)

Figlio di Francesco Francia. Venne istruito dal padre nella pittura e nell’arte orafa. Nel 1517, l’anno della morte del padre, lui e il fratello Giulio presero la gestione della bottega di famiglia, realizzando insieme molte pale d’altare, identificabili grazie alle iniziali dei loro nomi latinizzati (Iacobus and Iulius). La prima opera conosciuta di Giacomo è la Vergine in Gloria con i SS Pietro, Maria Maddalena, Francesco, Marta e Sei Suore (dopo 1515; Bologna, Pin. N.). In questo dipinto, come in SS Girolamo, Margherita e Francesco (1518; Madrid, Prado) e nella Natività (1519; Parma, S Giovanni Evangelista), entrambi datati e firmati dai due fratelli, appaiono, insieme all’influenza paterna, echi dello stile monumentale di Raffaello.

Bibliografia

Early Italian Engravings, p. 500 n. 182

Jacopo FRANCIA (Bologna circa 1486 – 1557)

Figlio di Francesco Francia. Venne istruito dal padre nella pittura e nell’arte orafa. Nel 1517, l’anno della morte del padre, lui e il fratello Giulio presero la gestione della bottega di famiglia, realizzando insieme molte pale d’altare, identificabili grazie alle iniziali dei loro nomi latinizzati (Iacobus and Iulius). La prima opera conosciuta di Giacomo è la Vergine in Gloria con i SS Pietro, Maria Maddalena, Francesco, Marta e Sei Suore (dopo 1515; Bologna, Pin. N.). In questo dipinto, come in SS Girolamo, Margherita e Francesco (1518; Madrid, Prado) e nella Natività (1519; Parma, S Giovanni Evangelista), entrambi datati e firmati dai due fratelli, appaiono, insieme all’influenza paterna, echi dello stile monumentale di Raffaello.