La Madonna di Santa Margherita

Riferimento: S17061
Autore Maestro IQV
Anno: 1540 ca.
Misure: 240 x 335 mm
2.500,00 €

Riferimento: S17061
Autore Maestro IQV
Anno: 1540 ca.
Misure: 240 x 335 mm
2.500,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, circa 1540/45.

Da un soggetto del Parmigianino. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, irregolarmente rifilata all’interno della linea del rame [lastra tagliata in basso di circa 15 mm], tracce di piega di carta centrale, leggere abrasioni, nel complesso in buono stato di conservazione.

L'incisione viene elencata tra le opere del Maestro IQV nel recente catalogo di Catherine Jenkins "Prints at the Court of Fontainebleau c. 1542-47" [IQV 16]. Precedentemente viene descritta da Ippolito come un maestro italiano anonimo della seconda metà del XVI secolo.

Sempre Jenkins descrive solo 8 esemplari conosciuti di questa incisione.

L’opera è in relazione con il dipinto del Parmigianino ora nella Pinacoteca di Bologna, eseguito dall’artista nel 1529 per la chiesa e monastero di Santa Margherita. La composizione raffigura la Vergine con il Bambino, Santa Margherita, San Benedetto, San Girolamo e un angelo.

Il Copertini descrive una sola opera a stampa coeva derivante dall’olio su tavola del Parmigianino, un bulino di Giulio Bonasone, databile circa al 1543. Rispetto al dipinto la stampa d presenta delle lievi differenze che lasciano supporre che Giulio si sia ispirato al disegno preparatorio, ora perduto.

L’opera qui descritta, si differenzia dal dipinto essenzialmente per la mancanza del paesaggio sullo sfondo, sostituito da un letto con baldacchino; è altresì probabile che l’artista si sia ispirato al disegno preparatorio.

Importante e rarissimo documento della grafica manierista.

Bibliografia

C. Jenkins "Prints at the Court of Fontainebleau c. 1542-47", vol. III, p. 44, IQV 16; A. Ippolitov, 2004, pp. 188-89, n. 93; cfr. Copertini, pp. 107/111; Parmigianino e il manierismo europeo pp. 218/219, 2.2.21; Massari, Iulio Bonasone pp.38/39, 10.

Maestro IQV (attivo tra il 1540 ed il 1550)

Non è stata ancora scoperta l'identità dell'incisore di Fointanebleau che si sigla col monogramma IQV, sebbene siano state avanzate diverse proposte. Il monogramma ricorre su 16 incisioni, benchè a questo maestro ne possono essere attribuite, su base stilistica, circa 50.

Bibliografia

C. Jenkins "Prints at the Court of Fontainebleau c. 1542-47", vol. III, p. 44, IQV 16; A. Ippolitov, 2004, pp. 188-89, n. 93; cfr. Copertini, pp. 107/111; Parmigianino e il manierismo europeo pp. 218/219, 2.2.21; Massari, Iulio Bonasone pp.38/39, 10.

Maestro IQV (attivo tra il 1540 ed il 1550)

Non è stata ancora scoperta l'identità dell'incisore di Fointanebleau che si sigla col monogramma IQV, sebbene siano state avanzate diverse proposte. Il monogramma ricorre su 16 incisioni, benchè a questo maestro ne possono essere attribuite, su base stilistica, circa 50.