Cristo nella casa di Simone Fariseo

Riferimento: S38430
Autore Jacopo FRANCIA
Anno: 1530
Misure: 345 x 235 mm
900,00 €

Riferimento: S38430
Autore Jacopo FRANCIA
Anno: 1530
Misure: 345 x 235 mm
900,00 €

Descrizione

Bulino, 1530, a destra monogramma “I.F” nella tavoletta; più in basso “Ant. sal.exc.”
Secondo stato di tre, con i ritocchi apportati da A. Salamanca.

Bella prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “balestra nel cerchio sormontato da giglio” (Briquet 11932), rifilata ai margini, oltre la linea del rame, in ottimo stato di conservazione.

L'incisione è una copia dalla stampa di Raimondi derivante dal soggetto affrescato da Giulio Romano e Giovanni Francesco Penni, dopo la morte di Raffaello, in una lunetta della Cappella Massimi nella chiesa di Trinità dei Monti a Roma, insieme ad altri tre episodi.

La prova qui schedata, con il monogramma IF sulla tavoletta, dalla critica è generalmente riferita a Giacomo Francia: lo stesso marchese Malaspina, nel suo Catalogo del 1824, aveva avanzato questa ipotesi. Brulliot, invece, indica il nome di Giovanni Battista nipote del Francia o di Giulio Francia; Zani, quello del bolognese Girolamo Fagiuoli.

Il terso stato della lastra, reca l’indirizzo di G. de Rossi  “Gio. Giacomo Rossi formis Romae alla Pace”.

Bibliografia

Bartsch XIV.29.23 ; Passavant V. p. 223; Hind, V n. 13; Raphael Invenit, p. 181 no. XI.2; Massari, Giulio Romano, pp. 9-10

Jacopo FRANCIA (Bologna circa 1486 – 1557)

Figlio di Francesco Francia. Venne istruito dal padre nella pittura e nell’arte orafa. Nel 1517, l’anno della morte del padre, lui e il fratello Giulio presero la gestione della bottega di famiglia, realizzando insieme molte pale d’altare, identificabili grazie alle iniziali dei loro nomi latinizzati (Iacobus and Iulius). La prima opera conosciuta di Giacomo è la Vergine in Gloria con i SS Pietro, Maria Maddalena, Francesco, Marta e Sei Suore (dopo 1515; Bologna, Pin. N.). In questo dipinto, come in SS Girolamo, Margherita e Francesco (1518; Madrid, Prado) e nella Natività (1519; Parma, S Giovanni Evangelista), entrambi datati e firmati dai due fratelli, appaiono, insieme all’influenza paterna, echi dello stile monumentale di Raffaello.

Bibliografia

Bartsch XIV.29.23 ; Passavant V. p. 223; Hind, V n. 13; Raphael Invenit, p. 181 no. XI.2; Massari, Giulio Romano, pp. 9-10

Jacopo FRANCIA (Bologna circa 1486 – 1557)

Figlio di Francesco Francia. Venne istruito dal padre nella pittura e nell’arte orafa. Nel 1517, l’anno della morte del padre, lui e il fratello Giulio presero la gestione della bottega di famiglia, realizzando insieme molte pale d’altare, identificabili grazie alle iniziali dei loro nomi latinizzati (Iacobus and Iulius). La prima opera conosciuta di Giacomo è la Vergine in Gloria con i SS Pietro, Maria Maddalena, Francesco, Marta e Sei Suore (dopo 1515; Bologna, Pin. N.). In questo dipinto, come in SS Girolamo, Margherita e Francesco (1518; Madrid, Prado) e nella Natività (1519; Parma, S Giovanni Evangelista), entrambi datati e firmati dai due fratelli, appaiono, insieme all’influenza paterna, echi dello stile monumentale di Raffaello.