Porto, e badia di Gaeta. Preso dal Quadro originale che fa parte della Collezione dei Porti delle due Siilie ordinata da S.

Riferimento: s29877
Autore Georg Abraham HACKERT
Anno: 1790 ca.
Zona: Gaeta
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 727 x 529 mm
2.200,00 €

Riferimento: s29877
Autore Georg Abraham HACKERT
Anno: 1790 ca.
Zona: Gaeta
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 727 x 529 mm
2.200,00 €

Descrizione

Splendida veduta incisa e pubblicata da Georg Abraham Hackert, sulla base di un dipinto originale di suo fratello Jacob Philipp Hackert , che era pittore di corte di Ferdinando IV , re delle Due Sicilie.

Probabilmente dipinto nel 1789 , raffigura una scena di vita quotidiana nel porto di Gaeta a cui partecipano tutti gli strati della società, a partire dalle donne contadine a piedi nudi e dagli uomini barcaioli alle donne di classe superiore che indossano parrucche e un uomo in una redingote che conversano all'ombra del muro di pietra.

Nella didascalia si afferma che il soggetto e si basa su un quadro della "Raccolta dei Porti delle Due Sicilie" dipinta da Jacob Hackert per il re Ferdinando IV. Non si sa esattamente quanti dipinti facessero parte di questa " raccolta ", ma uno studioso, Sergio Attanasio, ha condotto di recente una ricerca sull'argomento, identificando ache il dipinto fonte per questa incisione, oggi a Caserta.

Secondo Attanasio , nel 1799, i membri dell'esercito francese sono entrati nello studio dell'incisore Georg Hackert a Palazzo Cellamare sottraendo 17 vedute del regno che suo fratello Jacob Hackert, aveva dipinto tra 1788 e il 1794.

Incisione in rame in ottime condizioni. Molto rara.

Bibliografia

Attanasio, Sergio. 2007. Palazzo di Cittá -- Villa di Campagna: La committenza nobiliare nel Settecento a Napoli e nel Vesuviano. pp. 11-15. http://www.exallievi-villafavorita.net/villa/rep/estratto.pdf (4 January 2013).

Georg Abraham HACKERT (Prenzlau, 1755; Firenze, 1805)

Fratello di Philipp Hackert. Studiò a Berlino con F. G. Berger e si trasferì in Italia nel 1776 su invito del fratello maggiore. Sebbene la sua istruzione fosse incentrata essenzialmente sull’arte Olandese e Fiamminga del XVII secolo, molto presto volse la sua attenzione al Neo-classicismo e alle teorie di Winckelmann e Mengs. La sua produzione romana è un efficace compromesso tra un approccio calligrafico e lo spirito Romantico. Infatti, pur rendendo fedelmente i paesaggi del fratello, riuscì ad infondere un nuovo senso naturistico alle sue incisioni. Possedeva la capacità di illustrare una scena come se realizzasse l’incisione dal vivo, anziché da un dipinto. Georg lavorò prevalentemente a Napoli, dove i Borbone lo nominarono incisore ufficiale. In questa posizione riuscì a mettersi in luce e a diffondere il Neo-classicismo, sebbene la reale influenza sugli artisti napoletani è tutt’ora dibattuta. Lasciò Napoli insieme al fratello nel 1799.

Bibliografia

Attanasio, Sergio. 2007. Palazzo di Cittá -- Villa di Campagna: La committenza nobiliare nel Settecento a Napoli e nel Vesuviano. pp. 11-15. http://www.exallievi-villafavorita.net/villa/rep/estratto.pdf (4 January 2013).

Georg Abraham HACKERT (Prenzlau, 1755; Firenze, 1805)

Fratello di Philipp Hackert. Studiò a Berlino con F. G. Berger e si trasferì in Italia nel 1776 su invito del fratello maggiore. Sebbene la sua istruzione fosse incentrata essenzialmente sull’arte Olandese e Fiamminga del XVII secolo, molto presto volse la sua attenzione al Neo-classicismo e alle teorie di Winckelmann e Mengs. La sua produzione romana è un efficace compromesso tra un approccio calligrafico e lo spirito Romantico. Infatti, pur rendendo fedelmente i paesaggi del fratello, riuscì ad infondere un nuovo senso naturistico alle sue incisioni. Possedeva la capacità di illustrare una scena come se realizzasse l’incisione dal vivo, anziché da un dipinto. Georg lavorò prevalentemente a Napoli, dove i Borbone lo nominarono incisore ufficiale. In questa posizione riuscì a mettersi in luce e a diffondere il Neo-classicismo, sebbene la reale influenza sugli artisti napoletani è tutt’ora dibattuta. Lasciò Napoli insieme al fratello nel 1799.