La Manna dal cielo

Riferimento: S32753
Autore Cornelis BOS
Anno: 1555 ca.
Misure: 380 x 300 mm
3.500,00 €

Riferimento: S32753
Autore Cornelis BOS
Anno: 1555 ca.
Misure: 380 x 300 mm
3.500,00 €

Descrizione

Bulino, 1555 circa, firmato “Franciscus fflories inu” e le iniziali CB, di Cornelis Bos.

Da un soggetto di Frans Floris.

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, rifilata alla linea marginale, per il resto in eccellente stato di conservazione.

L’opera raffigura il noto episodio narrato nell’Antico Testamento (Esodo 16: 14-35): Dio fece scendere dal cielo la manna per gli Israeliti in marcia nel deserto, dopo l'uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto.

In primo piano, un gruppo riunito di donne, bambini e uomini, alcuni con delle anfore e vasi che contengono la manna divina; sullo sfondo, alcuni uomini sono intenti a raccoglierla, in prossimità dell’accampamento con le tende.

Nel cartiglio in alto a sinistra, sono riportati, in lingua latina, i versi dell’Esodo.

Al verso, duplice timbro di collezione di Richard Jung (L 3791)

Bibliografia

New Hollstein (Dutch & Flemish) 24; Hollstein 24; Schéle, Cornelis Bos, 15

Cornelis BOS (1506/10 ca. — dopo il 1555)

Cornelis [Willem] Bos è stato un incisore fiammingo, mercante di stampe ed editore di libri, attraverso le cui riproduzioni di dipinti e di sculture romane antiche (come il Laocoonte), opere classiche entrarono nel repertorio degli artisti nordici. Il suo lavoro è spesso firmato con il monogramma C-B. Cornelis è nato a Hertogenbosch, da cui deriva il suo cognome Bos, ma si trasferì poi ad Anversa, dove divenne membro della Gilda di San Luca, una delle più prestigiose associazioni di artisti ed artigiani. Fino al 1544 Bos ha lavorato ad Anversa come incisore per le illustrazioni di libri. Sono state identificate come sue prime incisioni (1537) la riproduzione de La Prudenza e La Giustizia di Maarten van Heemskerck, e di un’opera di Agostino Veneziano.Le sue incisioni, copiate da edizioni italiane, servirono come illustrazioni per un breve riassunto in lingua olandese del trattato di architettura di Vitruvio e per una traduzione olandese del libro IV del trattato di architettura Sebastiano Serlio, entrambi pubblicati da Pieter Coecke van Aelst. Le sue riproduzioni di incisioni di Marcantonio Raimondi, non provano che egli abbia mai fatto un viaggio a Roma. Nell'estate del 1544 Bos fu costretto a fuggire da Anversa per la sua partecipazione ad una setta spiritualista .antisacerdotale Sembra che si recò a Parigi, dove un lavoro anatomico pubblicato da Jérôme de Gourmont nel 1545, ripete il testo già utilizzato da Cornelis Bos e addirittura fa uso dei suoi blocchi di legno. Tra il 1546 e il 1548, dal suo rifugio sicuro a Norimberga, Cornelis Bos pubblicò più di un centinaio di incisioni di motivi ornamentali e grottesche. Bos ha anche prodotto incisioni di soggetti religiosi e allegorici, spesso dipendono per la loro composizione dai “Kleinmeister” di Norimberga, con molti paralleli nella produzione di Virgilio Solis. Si trasferì a Groningen, dove gli fu concessa la cittadinanza nel 1550. Morì qualche anno dopo, come si evince da un documento del 7 Maggio 1555 che si riferisce a lui come defunto.

Bibliografia

New Hollstein (Dutch & Flemish) 24; Hollstein 24; Schéle, Cornelis Bos, 15

Cornelis BOS (1506/10 ca. — dopo il 1555)

Cornelis [Willem] Bos è stato un incisore fiammingo, mercante di stampe ed editore di libri, attraverso le cui riproduzioni di dipinti e di sculture romane antiche (come il Laocoonte), opere classiche entrarono nel repertorio degli artisti nordici. Il suo lavoro è spesso firmato con il monogramma C-B. Cornelis è nato a Hertogenbosch, da cui deriva il suo cognome Bos, ma si trasferì poi ad Anversa, dove divenne membro della Gilda di San Luca, una delle più prestigiose associazioni di artisti ed artigiani. Fino al 1544 Bos ha lavorato ad Anversa come incisore per le illustrazioni di libri. Sono state identificate come sue prime incisioni (1537) la riproduzione de La Prudenza e La Giustizia di Maarten van Heemskerck, e di un’opera di Agostino Veneziano.Le sue incisioni, copiate da edizioni italiane, servirono come illustrazioni per un breve riassunto in lingua olandese del trattato di architettura di Vitruvio e per una traduzione olandese del libro IV del trattato di architettura Sebastiano Serlio, entrambi pubblicati da Pieter Coecke van Aelst. Le sue riproduzioni di incisioni di Marcantonio Raimondi, non provano che egli abbia mai fatto un viaggio a Roma. Nell'estate del 1544 Bos fu costretto a fuggire da Anversa per la sua partecipazione ad una setta spiritualista .antisacerdotale Sembra che si recò a Parigi, dove un lavoro anatomico pubblicato da Jérôme de Gourmont nel 1545, ripete il testo già utilizzato da Cornelis Bos e addirittura fa uso dei suoi blocchi di legno. Tra il 1546 e il 1548, dal suo rifugio sicuro a Norimberga, Cornelis Bos pubblicò più di un centinaio di incisioni di motivi ornamentali e grottesche. Bos ha anche prodotto incisioni di soggetti religiosi e allegorici, spesso dipendono per la loro composizione dai “Kleinmeister” di Norimberga, con molti paralleli nella produzione di Virgilio Solis. Si trasferì a Groningen, dove gli fu concessa la cittadinanza nel 1550. Morì qualche anno dopo, come si evince da un documento del 7 Maggio 1555 che si riferisce a lui come defunto.