

Reference: | S43076 |
Author | Luigi ROSSINI |
Year: | 1848 |
Zone: | Piazza Barberini |
Printed: | Rome |
Measures: | 460 x 610 mm |
Reference: | S43076 |
Author | Luigi ROSSINI |
Year: | 1848 |
Zone: | Piazza Barberini |
Printed: | Rome |
Measures: | 460 x 610 mm |
Magnifica e rara veduta di Piazza Barberini, incisa e pubblicata da Luigi Rossini nel 1849 e inserita nella Scenografia di Roma moderna che comprende le più in belle vedute delle principali piazze, strade e fontane, stampata tra 1848 e il 1850 e composta da 20 splendide vedute delle più belle piazza e strade della Roma dell’800.
Attraverso questa opera l'autore abbandona il consueto soggetto archeologico dedicandosi in maniera significativa agli attori che si muovono all'interno di queste moderne prospettive e che non sono più rappresentati soltanto dalla ingenua schiera di popolani di pinelliana memoria, ma anche dall'elegante e composta borghesia romana che attraversa la città, a passeggio o in carrozza, già in apparenza dimentica dei moti del 1848 e della breve Seconda Repubblica Romana.
“Negli anni 1848-49, durante la preparazione de I principali fori di Roma antica, Rossini lavora anche alla Scenografia di Roma moderna, che verrà pubblicata nel 1850 priva della introduzione e della spiegazione alle tavole. Per questa opera che comprende venti grandi vedute, l'incisore realizza in realtà solo quindici nuovi rami, utilizzando le tre tavole di esterni di raccolte precedenti e le due tavole della Basilica Vaticana e della piazza di S. Pietro i cui rami risalgono al 1833. È la prima volta che Rossini, attento indagatore della Roma archeologica o della Roma moderna più segreta e nascosta, si lascia coinvolgere dalla grandiosità scenografica dell'ambiente urbano. Nella descrizione precisa ed analitica delle tavole si avverte il gusto per una rappresentanza legata alla cronaca più che alla memoria storica. L'identificazione tra personaggi e destinatari è avvenuta; l'autore si rivolge ad una società borghese rendendola nel contempo protagonista della scena. Proprio questo suo carattere di illustrazione realistica e borghese fa sì che l'opera possa considerarsi emblematica della fase di transizione fra il mezzo grafico ed il fotografico” (cfr. Lucia Cavazza, in Luigi Rossini incisore, Vedute di Roma 1817-1850, p. 176).
Acquaforte, firmata in lastra lungo il margine inferiore “L. Rossini Arch. dis. dal vero" e "ed incise Roma", con margini, minime ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Luigi Rossini incisore, Vedute di Roma 1817-1850, pp. 176-177.
Luigi ROSSINI (Ravenna 1790 - Roma 1875)
After training at the Academy of Fine Arts in Bologna, where he studied the engraver Francesco Rosaspina and the painter of decorations Antonio Basoli, in 1813 he won the prize of theRegno Italico for architecture, consisting of a board of three years in Rome at Palazzo Venezia, decisive for his artistic career. Here he realized that his attempts to act as architect failed, discovering instead the engravings of Giovanni Battista Piranesi and, through the work of the great Venetian engraver, he is part of the artistic tradition of engraved view. In 1817 Rossini publishes Frontespizio delle antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall'architetto Luigi Rossini, that later reprint with the addition of new plates. In those years he also began working with Bartolomeo Pinelli, which will populate the views by Rossini with his distinctive characters. The fruitful relationship between the two artists will continue until the death of Pinelli took place in 1835. Between 1819 and 1823 he engraved, in 101 tables,Le Antichità Romane ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica, disegnate ed incise dall'architetto Luigi Rossini. Between 1824 and 1826 Rossini engraved the etchings Le Antichità dei contorni di Roma, and, two years later, publishes I monumenti più interessanti di Roma dal decimo secolo fìno al secolo decimottavo. In 1829 he returns to his favorite themes of antiquity etchings luce Le porte e le mura del recinto di Roma in 35 tavole. In 1837, Rossini was appointed member of theAcademy of Fine Arts of San Luca, which then become academic merit in 1843.
In 1839 he published Viaggio pittoresco da Roma a Napoli in 80 vedute, a sort of modern tourist guide. He died in Rome on 22 April 1875, after an illness that had forced him to bed paralyzed for five years.
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Luigi ROSSINI (Ravenna 1790 - Roma 1875)
After training at the Academy of Fine Arts in Bologna, where he studied the engraver Francesco Rosaspina and the painter of decorations Antonio Basoli, in 1813 he won the prize of theRegno Italico for architecture, consisting of a board of three years in Rome at Palazzo Venezia, decisive for his artistic career. Here he realized that his attempts to act as architect failed, discovering instead the engravings of Giovanni Battista Piranesi and, through the work of the great Venetian engraver, he is part of the artistic tradition of engraved view. In 1817 Rossini publishes Frontespizio delle antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall'architetto Luigi Rossini, that later reprint with the addition of new plates. In those years he also began working with Bartolomeo Pinelli, which will populate the views by Rossini with his distinctive characters. The fruitful relationship between the two artists will continue until the death of Pinelli took place in 1835. Between 1819 and 1823 he engraved, in 101 tables,Le Antichità Romane ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica, disegnate ed incise dall'architetto Luigi Rossini. Between 1824 and 1826 Rossini engraved the etchings Le Antichità dei contorni di Roma, and, two years later, publishes I monumenti più interessanti di Roma dal decimo secolo fìno al secolo decimottavo. In 1829 he returns to his favorite themes of antiquity etchings luce Le porte e le mura del recinto di Roma in 35 tavole. In 1837, Rossini was appointed member of theAcademy of Fine Arts of San Luca, which then become academic merit in 1843.
In 1839 he published Viaggio pittoresco da Roma a Napoli in 80 vedute, a sort of modern tourist guide. He died in Rome on 22 April 1875, after an illness that had forced him to bed paralyzed for five years.
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