Carte générale du théâtre de la guerre en Italie...

Reference: CO-649
Author Louis-Albert-Ghislain Bacler d'Albe
Year: 1798 ca.
Zone: Italy
Printed: Milan
Measures: - x - mm
€5,000.00

Reference: CO-649
Author Louis-Albert-Ghislain Bacler d'Albe
Year: 1798 ca.
Zone: Italy
Printed: Milan
Measures: - x - mm
€5,000.00

Description

Carte Générale Du Théâtre de la Guerre en Italie et dans les 28 Alpes Depuis le passage du Var... avec les limites et divions des Nouvelles Républiques e Carte générale des Royaumes de Naples, Sicile & Sardaigne, Ainsi que des Isles de Malte & de Goze.

Maestosa e celebre coppia di carte dell’Italia di Louis Albert Guislain Bacler d'Albe (Saint-Pol-sur-Ternoise, 21 ottobre 1761 – Sèvres, 12 settembre 1824) incise da Gaudenzio e Benedetto Bordiga e pubblicate a Milano, Deposito della Guerra, 1798 (la carta del Nord Italia) e a Parigi dal Dépot Général de la Guerre, nel 1802 (la carta del Sud Italia).

Esemplare a fogli sciolti, in piano, rilegato all’inizio del XIX secolo. Leggere gore d’acqua su alcuni fogli, per il resto in perfetto stato di conservazione.

Molto complessa ed affascinante la storia di questo importantissimo rilievo sulla penisola.

La mappa del Nord Italia è un’incisione su rame composta da 30 fogli di 510x650 mm circa cadauno. Le scale metriche sono: Echelles de Milles Communs d'Italie de 60 au degré, pari a mm 429; Echelles de Lieues Communes de France de 2400 toises ou 24 au degré, pari a mm 429, scala 1: 260 000 сirca.

“Nel primo foglio della carta Bacler d'Albe spiega i motivi celebrativi che lo hanno condotto alla realizzazione della imponente carta: l'Auteur en publicant cette carte a eut pour but, non seulement d'élever un monument à la gloire des conquerants de l'Italie, mais encore d'être utile en offrant au public, dans une seule carte exacte et detaillé, une portion célebre de l'Europe à la quelle les victoires des Républicains viennent de donner de nouvelles formes: il s'est attché aussi a indiquer d'une maniere précise et pittoresque la chaine immense des Alpes. Nelle Notes Géographiques, sempre nel primo foglio, fa un elenco delle carte di cui si è servito e che costituiscono una ottima fonte per gli studi storico cartografici: I'Italia settentrionale di Chauchard, l'Istria il Dogado ed Polesine del Valle, il Friuli del Capellaris, il Padovano di Clarici, il Polesine di Milanovich, il Modenese di Vandelli, il Bolognese del Chiesa, il Ferrarese di Baruffaldi, la Toscana di Morrozzi, lo Stato della Chiesa di Boscovich e Maire, il Regno di Napoli di Rizzi-Zannoni, la parte dell'Italia settentrionale e la Liguria di Chaffrion ed il Piemonte di Borgonio. Inoltre à ces principaux matérieux l'Auteur a joint une foule de cartes particulieres presque toutes inedittes...qui l'ont mis a même de donner l'ouvrage un plus grand dégré d'exactitude.

I materiali inediti erano certamente il risultato del lavoro del Bureau topografico "costituito da ufficiali del Corpo degli ingegneri geografi, alla testa del quale era posto il capitano ingegnere Leopoldo Berthier (Mori 1922: 36). Il frontespizio (foglio 26) è un tripudio di simbologie militari con rami di alloro e di quercia a simboleggiare rispettivamente la gloria e la forza. Al centro, in un ovale, "Bonaparte ritto in piedi colla spada sguainata, addita ai popoli schiavi la dea della Libertà che proietta su loro un fascio di luce. A sinistra della scena, varie figure simboleggianti la Tirannia scompaiono nelle tenebre: nello sfondo vedonsi gli avanzi di antichi monumenti romani" (Bertarelli 1903: 57). La composizione della struttura del frontespizio sembra rispecchiare il passato, presente e futuro: sulla sinistra, una placca su cui sono scolpiti i successi conseguiti dall'esercito napoleonico poggia sulle bandiere e sten- dardi con il motto rivoluzionario "liberté, égalité, fraternité" (passato); al centro la figura di Bonaparte celebrato come liberatore (presente); mentre sulla destra una mina sta per esplodere vicino ad uno stendardo con l'Aquila bicipite che copre la figura del leone di San Marco con il motto della città di Venezia pax tibi Marce evangelista meus, quasi a significare, che presto o tardi, si sarebbe rimesso in discussione quanto sancito con il Trattato di Campoformio (futuro).

Nelle Notes Explicatives (foglio 28) oltre a città e paesi di varia grandezza, ponti militari, luoghi di battaglia e combattimenti, quartieri generali francesi, trincee, batterie di cannoni, differenti tipologie di strade, miniere e fonderie, vengono indicate le posizioni delle varie Divisioni dell'Armée e dei Corpi d'Armata austriaci. Travagliate furono le vicende che portarono alla realizzazione di questa carta, richiesta da Leopold Berthier, per via dell'elevato impegno economico richiesto.

"Nel 1798 il piano dell'opera fu presentato a Parigi al Congresso dei Cinquecento ma l'amministrazione militare rifiutò il preventivo proposto" (Aliprandi 2005: 223). Fu così che Bacler d'Albe, capo del Bureau topografico del Generale Bonaparte, "delibero di assumersene personalmente il carico mediate pubblica sottoscrizione [il cui costo era fissato in 140 lire]. Gli aderenti furono molto numerosi, onde il lavoro di disegno e d'incisione, subito intrapreso a Milano coi fondi anticipati dallo stesso Bonaparte, fu condotto tanto rapidamente, che in pochi anni già ne erano usciti i due terzi" (Mori 1922: 36-37). Mentre la carta era in fase di completamento, si continuavano a raccogliere le associazioni "a Milano presso l'Autore e da Veladini stampatore librajo sino al primo di Vendemmiatore" (Aliprandi 2005: 223). La carta era ormai quasi terminata, molti rami completi ed altri in stato avanzato, quando nell'aprile del 1799, all'arrivo degli Austro-Russi, i francesi furono costretti ad abbandonare l'Italia. D'Albe si affrettò nel cercare di porre in salvo i suoi materiali, ma le casse che li contenevano furono saccheggiate "e solo poterono salvarsi i disegni originali e i rami non ultimati della terza dispensa" (Mori 1922: 37). Tutto il resto dei materiali fu trafugato e portato a Vienna, e furono riacquistati dallo stesso d'Albe presso l'editore Artaria. Nel frattempo, il Bacler d'Albe si era ritirato a Sallanches e poi a Parigi, dove aveva fatto rifare quasi interamente i rami sottratti. Nella capitale francese la carta venne terminata grazie al lavoro di Gaudenzio Bordiga e Giacomo Orgiazzi, che avevano raggiunto il d'Albe a Parigi, e completata della seconda parte. Da notare che della presente carta esistono due edizioni del frontespizio: la prima, come la presente, che riporta come indicazione di stampa An 6 Républicain A Milan chez l'auteur Directeur du dépot de la Guerre, mentre la seconda A Paris chez l'Auteur Chef des...... (cfr. La cartografia italiana in età Napoleonica (1796-1815). Mappe atlanti e manuali per il disegno del territorio, 2021, pp. 106-107).

 

La carta del Sud Italia, sempre intagliata in rame da Gaudenzio e Benedetto Bordiga, conta di 24 fogli (540x685 circa cadauno), mentre la dimensione del campo disegnato del singolo foglio misura  509x647 mm.

Le scale grafiche sono: 5 "Myriamètres" pari a 193 mm, 30 "Milles Communs d'Italie de 60 au Degré" pari a 213 mm, 15 "Lieus Communes de France de 25 au Degré" pari a 258 mm, scala 1: 260 000 са (1:255 000 ca secondo il grado di latitudine). Le longitudini riferiscono dall'isola di Ferro, e la proiezione della rappresentazione è quella trapezoidale.

“La carta del Mezzogiorno d'Italia disegnata da Louis Albert Ghislain Bacler d'Albe (1761-1824), ingegnere geografo francese, al seguito delle truppe napoleoniche come direttore del Bureau Topografico della Armée d'Italie, è la più completa è migliore rappresentazione del sud Italia disponibile nei primi anni dell'800. Questa carta, unitamente a quella disegnata e incisa a Milano, dal titolo "Carte G.le du Théâtre de la Guerre en Italie & dans les Alpes", completa l'intera Italia in una scala mai realizzata prima d'ora. La prima parte, relativa all'Italia settentrionale, fu in gran parte incisa a Milano dai fratelli Bordiga nel 1798 e poi terminata a Parigi, dopo il trafugamento dei rami e molteplici peripezie. La seconda parte, relativa al sud dell'Italia, fu interamente disegnata e incisa a Parigi a spese dell'autore, che provvide anche alla vendita e alla distribuzione come si legge al di sotto del titolo: "A Paris, chez l'Auteur" e venne "Déposiée à la Bibliothèque Na- tionale en Pluviose an 10" (gennaio 1802). Per comporre la sua carta del Regno di Napoli l'ingegnere geografo francese utilizzò il migliore materiale disponibile, tra cui i rilevamenti di Rizzi Zannoni nel Regno che furono acquisiti dall'armata di occupazione francese all'indomani del loro ingresso a Napoli il 4 pluvioso dell'anno settimo, 23 gennaio 1799. Tra gli ordini impartiti ai generali Campionnet e Macdonald, comandanti dell'armata. francese, battezzata "Armée de Naples" il 23 gennaio 1799 vi era quello di "prendre toutes les mesures necessaires pour la conservation et l'expedition sur le Dépôt de la Guerre de tous les objects intéresant la géographie et la topograhie militaire" (Berthaut 1902: 1, 191). Procedura già messa in atto con successo in tutte le capitali italiane. Con le carte disegnate e stampate a Napoli dall'Officina topografica e con altro materiale manoscritto disponibile presso il Dépôt de la Guerre di Parigi, Bacler d'Albe dopo aver realizzato la carta dell'Italia settentrionale, poté portare a compimento il suo progetto di una carta dell'intera Italia in brevissimo tempo, fornendo una delle più belle sintesi delle conoscenze geografiche sull'Italia all'aprirsi del nuovo secolo” (cfr. La cartografia italiana in età Napoleonica (1796-1815). Mappe atlanti e manuali per il disegno del territorio, 2021, pp. 176-177).

 

Bibliografia

Bertarelli 1903: 57; Mori 1922: 35-37; Arrigoni-Bertarelli 1930: 41; Aliprandi 2005: 221-226; La cartografia italiana in età Napoleonica (1796-1815). Mappe atlanti e manuali per il disegno del territorio, 2021, pp. 106-107, n. 28 e pp. 176-177, n. 75).

Louis-Albert-Ghislain Bacler d'Albe (1761-1824)

Bacler d'Albe (October 21, 1761 – September 12, 1824) was a French artist, as well as the map-maker and closest strategic advisor of Napoleon from 1796 until 1814. Bacler d'Albe was one of Napoleon's longest-lasting companions: a fellow artilleryman at the Siege of Toulon, he was listed in Napoleon's will, drawn up in Saint Helena in 1821, amongst the names of educators for his son. He was Napoleon's most trusted strategic military adviser between 1799 and 1814 as chief of his personal topographical committee. He was considered one of the best map-makers of his time. He perfected the technique of relief shading, directed the Dépôt de la Guerre, and made the first homogeneous maps of Italy and then of Europe (with the title "Map of the Emperor"), lost during the retreat of Russia. He was also considered an innovator in military art, using both his topographical knowledge and sensitivity for human detail, and a talented engraver, known for his landscapes of Savoy and of other scenes throughout Europe during the Empire's campaigns.

Louis-Albert-Ghislain Bacler d'Albe (1761-1824)

Bacler d'Albe (October 21, 1761 – September 12, 1824) was a French artist, as well as the map-maker and closest strategic advisor of Napoleon from 1796 until 1814. Bacler d'Albe was one of Napoleon's longest-lasting companions: a fellow artilleryman at the Siege of Toulon, he was listed in Napoleon's will, drawn up in Saint Helena in 1821, amongst the names of educators for his son. He was Napoleon's most trusted strategic military adviser between 1799 and 1814 as chief of his personal topographical committee. He was considered one of the best map-makers of his time. He perfected the technique of relief shading, directed the Dépôt de la Guerre, and made the first homogeneous maps of Italy and then of Europe (with the title "Map of the Emperor"), lost during the retreat of Russia. He was also considered an innovator in military art, using both his topographical knowledge and sensitivity for human detail, and a talented engraver, known for his landscapes of Savoy and of other scenes throughout Europe during the Empire's campaigns.