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Reference: | S48433 |
Author | Anonimo |
Year: | 1540 ca. |
Measures: | 430 x 300 mm |
Reference: | S48433 |
Author | Anonimo |
Year: | 1540 ca. |
Measures: | 430 x 300 mm |
The abduction of Helen; two Trojans attempting to drag Helen into a boat, another man pulling a fold of her drapery in the opposite direction; a battle scene visible in the background and a large palace on the right.
Engraving, ca. 1540/50, signed in plate with an “R” at lower right; inscription at bottom “Antonii. lafrerii. For[mis]”.
After a drawing by Raphael or a drawing from the School of Raphael now in Chatsworth.
It is a replica, with slight variations and additional inscriptions, of the engraving by Marco Dente described by Bartch (no. 210). Michael Bury has identified this print as a misleading copy. We add that it may be a replica published by Antonio Lafreri for commercial reasons; Antonio Salamanca's print shop in fact owned Marcantonio Raimondi's print of the same subject.
“Il soggetto è in relazione con lo studio dal Sanzio raffigurante Neoptolomeo che cattura Andromaca di destinazione ignota conservato a Chatsworth (903), forse una prima idea per la camera da letto di Agostino Chigi nella Villa Farnesina compositivamente vicino alla Battaglia di Ostia della Stanza dell'Incendio e per questo datato al 1516-19. Il disegno di Chatsworth, già attribuito dal Passavant e dal Ruland a Raffaello e dallo Hartt a Giulio Romano, viene dal Popham ritenuto un fac-simile di un originale del Sanzio o forse di mano del Penni su un'idea dell'urbinate. Il foglio che è oggi assegnato definitivamente al Sanzio (J.A. Gere, Drawings by Raphael and his Circle, New York 1987, p. 139, n. 36), precedentemente intitolato Il Rapimento di Elena, viene identificato con Neoptolomeo che cattura Andromaca dopo la caduta di Troia e considerato come una variante o pendant del tema visibile nell'incisione del Dente di cui ripete il formato in scala e la disposizione delle figure. Tuttavia, molteplici sono le differenze che separano il foglio di Londra della stampa in esame il cui soggetto raffigura i Troiani che dentro la barca cercano di soccorrere Elena, caduta in ginocchio, dalle mani di un giovane con berretto frigio che cerca di trattenerla per la veste mentre tutt'intorno infuria la battaglia, sembra più convincente. Il Passavant (1881) ricorda di aver visto un dipinto a tempera con il Rapimento di Elena di scuola raffaellesca (Giulio Romano o Luca Penni) venduto presso il Camuccini un tempo collocato sopra una parete della villa di Raffaello "dove infatti si scorgeva ancora uno spazio nudo corrispondente all'affresco staccato dalla parete. Oggi si trova a Roma nella Raccolta del marchese Campana". Tale dipinto è ora conservato all'Hermitage come risulta dal catalogo della Collezione (A. Samof, Catalogue de la Galerie des Table-aux...Les Écoles D'Italie et D'Espagne, Petersbourg, 1899, p. 118, n. 5). Una replica dello stesso Rapimento è visibile nell'affresco della volta nell'ambiente d'ingresso di Palazzo Spada a Roma per il quale è stato fatto il nome di Marco Pino e dubitativamente quello di Luzio Romano (cfr. R. Cannată, Guida di Palazzo Spada, Roma 1984, p. 29). L'affresco, che si presenta nello stesso verso dell'incisione, è probabilmente derivato da essa come farebbe pensare l'accurata replica dei dettagli. […] Il Rapimento del Dente è considerato dal Bartsch come una ripetizione della incisione di Marcantonio (Bartsch, XIV, 209) e dal Delaborde come una copia della stampa di dubbia attribuzione al Raimondi, ma è probabile che sia il Raimondi che il ravennate lavorassero sullo stesso modello ed è ipotizzabile che la versione del Dente, al pari delle serie degli Apostoli (Bartsch, XIV. 79-91) che precedono la suite di Marcantonio, fosse contemporanea se non antecedente a quella del bolognese (cfr. k. Obehuber, Raffaello e l'incisione, in "Raffaello in Vaticano", Roma 1984, p. 339). In questa stampa si registra una certa varietà di segni usati liberamente e una sensibilità naturalistica che si ricollega a soluzioni adottate dal Dente dal 1516 al '20, epoca in cui si ritiene realizzato il Rapimento” (cfr. S. Massari, Tra Mito e Allegoria, pp. 75-76).
Magnificent proof, rich in tone, printed on contemporary laid paper with “pilgrim in the circle” watermark (Woodward nos. 3-6), with full margins, in excellent condition.
Bibliografia
Cfr. Bartsch, Le Peintre graveur (XIV.171.210); cfr. S. Massari, Tra Mito e Allegoria, pp. 75-77, n. 22.
Anonimo
Anonimo