Carte Reduite de la Mer Mediterranee et de la Mer Noire...

Riferimento: MS6647
Autore Dépôt des cartes et plans de la Marine
Anno: 1821
Zona: Mediterraneo Occidentale
Misure: 910 x 620 mm
500,00 €

Riferimento: MS6647
Autore Dépôt des cartes et plans de la Marine
Anno: 1821
Zona: Mediterraneo Occidentale
Misure: 910 x 620 mm
500,00 €

Descrizione

Grande carta del Mediterraneo occidentale, dall'Atlantico alla costa dalmata e dal Golfo di Biscaglia al Sahara. I porti e i promontori sulla costa sono mostrati in dettaglio, ma i dettagli sulla terraferma sono scarsi. Linee lossodromiche in mare. Titolo in alto al centro. Timbro del "Depot General de la Marine" in basso al centro Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.

Il Dépôt de la Marine, noto più formalmente come Dépôt des cartes et plans de la Marine, era l'istituzione cartografica centrale della Francia. La centralizzazione dell'idrografia in Francia iniziò seriamente quando Jean-Baptiste Colbert divenne Primo Ministro di Francia nel 1661. Sotto la sua guida, iniziò a funzionare la prima Scuola Reale di Idrografia e il primo rilevamento delle coste francesi (1670-1689). Nel 1680, Colbert riunì varie raccolte di carte e memorie in un unico insieme, costituendo il nucleo di fonti per quello che sarebbe diventato il Dépôt.

Il Dépôt stesso nacque come deposito centrale di carte nautiche per la Marina francese. Nel 1720, la Marina consolidò la sua collezione con i materiali governativi relativi alle colonie, creando un unico grande archivio di navigazione. Nel 1737, il Dépôt creò le proprie carte originali e, a partire dal 1750, partecipò a spedizioni scientifiche per determinare il calcolo preciso della longitudine.

Nel 1773, il Dépôt ottenne il monopolio sulla composizione, la produzione e la distribuzione del materiale di navigazione, consolidando il suo ruolo di principale produttore di conoscenze geografiche in Francia.  Le carte approvate dal Dépôt venivano distribuite nei magazzini ufficiali delle città portuali e vendute dai commercianti autorizzati. Le carte erano di altissima qualità, poiché nel XVIII secolo lavoravano al Dépôt molti dei più importanti cartografi francesi, tra cui Philippe Bauche, Jacques-Nicolas Bellin, Rigobert Bonne, Jean Nicolas Buache e Charles-François Beautemps-Beaupré.

Il Dépôt continuò a operare fino al 1886, quando divenne il Servizio idrografico della Marina. Nel 1971 cambiò nuovamente nome, questa volta in Servizio Navale e Oceanografico (SHOM). Sebbene il nome sia cambiato, lo scopo è in gran parte lo stesso: fornire informazioni cartografiche e scientifiche di alta qualità alla marina militare e mercantile francese.

Dépôt des cartes et plans de la Marine

Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.

Dépôt des cartes et plans de la Marine

Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.