Roma

Riferimento: S11869
Autore Hartmann SCHEDEL
Anno: 1493
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Norimberga
Misure: 590 x 410 mm
1.800,00 €

Riferimento: S11869
Autore Hartmann SCHEDEL
Anno: 1493
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Norimberga
Misure: 590 x 410 mm
1.800,00 €

Descrizione

Veduta panoramica della città tratta dal celebre Liber Cronicarum del 1493.

"E' la più nota immagine di Roma data alle stampe alla fine del '400. Essendo stata inserita nella fortunatissima opera di Hartman Schedel comunemente nota con il nome di Cronaca di Norimberga può dirsi senz'altro comune. Si tratta di una derivazione dal prototipo comune a tutte le piante medioevali di Roma e noto come panorama di Mantova, a sua volta ripreso da un presunto ma tuttora sconosciuto panorama inciso nella bottega di Francesco Rosselli verso il 1485. La città è vista da nord-est a volo dìuccello per porre in evidenza la zona Vaticana oggetto di vari lavori tra cui le spine di Borgo, il Belvedere (1485/87), il Santo Spirito ed il palazzo del Papa. Sono inoltre riconoscibili le realizzazioni di Santa Maria del Popolo e ponte Sisto. Tra le antichità spiccano il Pantheon, il Colosseo, la colonna Antonina ed in primo piano i Dioscuri nella originaria collocazione presso le terme di Diocleziano. Manca curiosamente l'Isola Tiberina" (cfr. Marigliani p. 117).

La monumentale opera di Schedel, il Liber Cronicarum, rappresenta uno “dei più straordinari lavori mai realizzati” dall’editoria del XV secolo.

Gli incisori erano Michael Wolgemut, famoso maestro di Albrecht Dürer, e il figliastro Wilhelm Pleydenwurff. Wolgemut fu il tutore di Albrecht Dürer tra il 1486 e il 1490; recenti studi hanno dimostrato come Durer abbia collaborato alla realizzazione di quest’opera, poiché alcuni dei tratti hanno somiglianze stupefacenti con quelli dell’Apocalisse; alcune opere sono infatti attribuite al maestro di Norimberga.

La stampa venne supervisionata dal grande stampatore Anton Koberger, le cui opere erano famose in tutta Europa.

Xilografia, consuete tracce di restauro alla piega centrale, nel complesso in ottimo stato di conservazione.


Bibliografia
A. P. Frutaz, "Le piante di Roma", XCVI; C. Marigliani, "Le Piante di Roma delle collezioni private", n. 8; M. Gori Sassoli (a cura di), "Roma Veduta" p. 139, n. 5; Scaccia Scarafoni, "Le Piante di Roma", n. 125.

Hartmann SCHEDEL (Norimberga 1440 - ivi 1514)

Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514). Studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima. Oltre ai suoi studî geografici, importantissimi, egli compose un Liber chronicorum: una sorta di storia illustrata del mondo dalla creazione al 1493. Fu pubblicata in latino a Norimberga il 12 luglio 1493 (si tratta quindi di in incunabolo stampato); la versione latina fu presto seguita da una in tedesco (23 dicembre 1493), edita sempre a Norimberga. Si stima che siano state stampati 1400/1500 esemplari dell'edizione in latino e 700/1000 esemplari dell'edizione tedesca (Die Schedelsche Weltchronik). Un documento del 1509 segnala che 539 esemplari in latino e 60 in tedesco risultavano invenduti; L'editore (e stampatore) fu Anton Kroberger, padrino di Albrecht Dürer, le 1809 incisioni in legno sono state preparate nella bottega di Michael Wolgemut (dove Dürer fu apprendista dal 1486 al 1489).

Hartmann SCHEDEL (Norimberga 1440 - ivi 1514)

Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514). Studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima. Oltre ai suoi studî geografici, importantissimi, egli compose un Liber chronicorum: una sorta di storia illustrata del mondo dalla creazione al 1493. Fu pubblicata in latino a Norimberga il 12 luglio 1493 (si tratta quindi di in incunabolo stampato); la versione latina fu presto seguita da una in tedesco (23 dicembre 1493), edita sempre a Norimberga. Si stima che siano state stampati 1400/1500 esemplari dell'edizione in latino e 700/1000 esemplari dell'edizione tedesca (Die Schedelsche Weltchronik). Un documento del 1509 segnala che 539 esemplari in latino e 60 in tedesco risultavano invenduti; L'editore (e stampatore) fu Anton Kroberger, padrino di Albrecht Dürer, le 1809 incisioni in legno sono state preparate nella bottega di Michael Wolgemut (dove Dürer fu apprendista dal 1486 al 1489).