Disegno del modo di condurre l'obelisco detto volgar[en]te la Guglia…

Riferimento: S38064
Autore Natale BONIFACIO
Anno: 1586 ca.
Misure: 405 x 527 mm
900,00 €

Riferimento: S38064
Autore Natale BONIFACIO
Anno: 1586 ca.
Misure: 405 x 527 mm
900,00 €

Descrizione

Bulino, 1586, nel cartiglio in basso a sinistra: Domenico Fontana da/ Mili Diocesi di Como/ Inventore et Conduttore Sull’obelisco: DIVO CAES. DIVI/ IVLII. F. AUGUSTO/ TLCAES. DIVI AVG/F. AUGUS. SACRUM.

Si tratta di un foglio, quello di sinistra, dei tre che compongono la grande incisione “Disegno del modo di condurre l'obelisco detto uolgar[en]te la Guglia dal luogo remoto dietro la Chesa di S. Pietro…alla piazza di rimpetto la parta principale della med[esi]ma Chiesa”, opera di Natale Bonifacio su disegno di Giovanni Guerra. I tre fogli furono pubblicati da Bartolomeo Grassi nell’agosto del 1586. I dati editoriali ed il titolo sono riportati sul foglio di destra.

Bell’esemplare, impresso su carta vergata coeva, con margini bianchi, in ottimo stato di conservazione.
Nella primavera del 1586 Sisto V valendosi delle capacità d’ingegno e organizzative di Domenico Fontana (1543 - 1607) aveva intrapreso lo spostamento dell’obelisco di granito egizio, che si trovava sul fianco meridionale della Basilica, per trasportarlo al centro della spianata antistante la basilica stessa.
Fra i più alti obelischi romani, secondo soltanto a quello del Laterano, era stato portato dall’Egitto ai tempi dell’imperatore Caligola e innalzato nel circo di Caligola e Nerone oltre il Tevere, dove san Pietro ebbe il martirio. L’impresa era stata già vagheggiata da altri pontefici ma mai affrontata perché ritenuta impossibile. Sisto V invitò architetti, ingegneri, artisti e scienziati a presentare un progetto ma alla fine decise autonomamente d’incaricare il suo architetto di fiducia, Domenico Fontana.
L’operazione si protrasse dalla primavera al settembre di quell’anno e implicò l’abbattimento di alcuni caseggiati, per il trasporto del monolite dalla zona dove si trovava fino al centro della piazza, e l’impiego di 38 argani, 900 uomini e 75 cavalli.
La stampa mostra lo stato delle operazioni al mese di agosto ma soprattutto è un’ampia raffigurazione dello stato della Basilica e delle zone limitrofe a quella data. La ricchezza dei particolari e le ampie didascalie e iscrizioni la rendono un’opera, di grande valore artistico ma al tempo stesso descrittiva e celebrativa dell’evento. La stampa reca lo stemma di Sisto V, il ritratto dell’autore della celebre traslazione, l’architetto Domenico Fontana, e molti altri particolari.

Autori della grande incisione, in tre tavole, sono Giovanni Guerra, al quale si deve l’invenzione della composizione (ed anche la realizzazione di un affresco dallo stesso tema nelle sale sistine della Biblioteca Vaticana) e l’incisore Natale Bonifacio.

Bibliografia

Michel Bury: 'The Print in Italy 1550-1620' (London, 2001), p.102, cat.64; Bradley, Bruce. "Moving the Vatican Obelisk." 28 October 2002.

Natale BONIFACIO (Sebenico 1537- ? 1592)

Incisore, acquafortista, progettista, stampatore, editore e cosmografo originario di Sebenico. Attivo a Venezia all’incirca tra il 1570 e il 1574 e successivamente a Roma tra il 1575 e il 1591. Il 9 Febbraio 1578 venne candidato come membro della confraternita dei Virtuosi del Pantheon, segnalato come “intagliatore in rame” (Orbaan). Nel 1578 era però membro della Confraternita di San Girolamo degli Illirici. L’epitaffio sulla sua tomba ricorda la sua attività come incisore e cosmografo (“aeris caelator divinus ac optimus geographus”). A Venezia le sue opere vennero pubblicate da Camocio, Ferrando Bertelli, Luca e Donato Bertelli, Borgaruccio Borgarucci e Nelli. I suoi editori romani furono Lafrery, Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Nicolas van Aelst. Tra le sue opere ci sono mappe, antichità, soggetti didattici e devozionali. Lastre per Della trasportatione dell’obelisco Vaticano 1590 di Domenico Fontana.

Bibliografia

Michel Bury: 'The Print in Italy 1550-1620' (London, 2001), p.102, cat.64; Bradley, Bruce. "Moving the Vatican Obelisk." 28 October 2002.

Natale BONIFACIO (Sebenico 1537- ? 1592)

Incisore, acquafortista, progettista, stampatore, editore e cosmografo originario di Sebenico. Attivo a Venezia all’incirca tra il 1570 e il 1574 e successivamente a Roma tra il 1575 e il 1591. Il 9 Febbraio 1578 venne candidato come membro della confraternita dei Virtuosi del Pantheon, segnalato come “intagliatore in rame” (Orbaan). Nel 1578 era però membro della Confraternita di San Girolamo degli Illirici. L’epitaffio sulla sua tomba ricorda la sua attività come incisore e cosmografo (“aeris caelator divinus ac optimus geographus”). A Venezia le sue opere vennero pubblicate da Camocio, Ferrando Bertelli, Luca e Donato Bertelli, Borgaruccio Borgarucci e Nelli. I suoi editori romani furono Lafrery, Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Nicolas van Aelst. Tra le sue opere ci sono mappe, antichità, soggetti didattici e devozionali. Lastre per Della trasportatione dell’obelisco Vaticano 1590 di Domenico Fontana.